top of page

La dieta mediterranea

Mi chiamo Francesca Morganti e sono una biologa nutrizionista.

La dieta mediterranea è una dieta equilibrata che apporta un miglioramento alle condizioni di salute e si propone come modello di alimentazione sostenibile.

Insalata dieta

La dieta mediterranea come stile di vita

Ormai considerata più uno stile di vita, che solamente un approccio all’alimentazione, la dieta mediterranea si basa sul consumo di alimenti che ha avuto origine dalla tradizione dei paesi del bacino mediterraneo. Vantaggi, reperibilità degli alimenti e sostenibilità ne hanno alimentato eco e fascino, poi suffragati da studi scientifici, che hanno permesso all’Unesco di inserirla tra i “patrimoni umani e immateriali dell’umanità” nel 2010.

 

Il ricorso alla dieta mediterranea non solo apporta un miglioramento delle condizioni di salute della popolazione e, come già detto, si propone come modello di nutrizione sostenibile, ma con i suoi prodotti tipici diventa anche espressione della storia e della cultura la cui riscoperta rappresenta un importante occasione per sottrarsi alla omologazione delle abitudini alimentari, salvaguardando così la biodiversità alimentare. Inoltre, il concetto di adeguatezza nutrizionale ben si coniuga con la dieta mediterranea che, attraverso un sano profilo di grassi, bassa percentuale di carboidrati, basso indice glicemico, alto contenuto di fibre alimentari, composti antiossidanti ed effetti antinfiammatori, riduce il rischio di insorgenza di alcune patologie, come il cancro, malattie cardiovascolari e malattie croniche associate all’alimentazione.

La dieta mediterranea: tratti distintivi

I tratti distintivi della dieta mediterranea sono caratterizzati dall’abbondante consumo di cereali, frutta e verdura, quantità adeguate di semi, pane e pesce, non elevate di latticini e uova, e dosi esigue di carne rossa e dolci.

 

Particolare importanza riveste l’olio d’oliva (fonte di acidi grassi polinsaturi), conseguenza della coltivazione di ulivi molto diffusa proprio nella zona mediterranea e il ricorso a proteine vegetali, date soprattutto dalle leguminose.

​

È importante sottolineare come una dieta equilibrata debba essere associata ad una robusta dose di sport, ad una adeguata idratazione, alla scelta corretta degli alimenti prevalendo la stagionalità degli stessi e alla convivialità: mangiare assieme permette di rafforzare le relazioni interpersonali e di prevenire eventuali disturbi alimentari.

Produzione di olio d'oliva

La piramide alimentare della dieta mediterranea

Per facilitare l’aderenza alla dieta è stata approntata la “piramide alimentare della dieta mediterranea”, poi negli anni più volte rivisitata ed adattata, con alla base i prodotti da consumare tutti i giorni (cereali, frutta e verdura, pasta, pane e riso), all’apice quelli da consumare con molta parsimonia (1-2 volte al mese, carne rossa e dolci) e nel mezzo gli alimenti da consumare 2-3 volte a settimana (pesce, uova, legumi, crostacei e molluschi). 

​

Nel complesso, un’alimentazione per potersi definire bilanciata dovrebbe essere così ripartita: 45-60% di carboidrati, di cui 80% complessi (pane integrale, pasta, riso, mais) e il 20% di zuccheri semplici; 15-25% di proteine; 25-35% lipidi, prediligendo grassi mono e polinsaturi a scapito dei saturi.

 

Educare alla dieta mediterranea fin dall’età scolare è fondamentale per la prevenzione di future patologie e rendere le nuove generazioni consapevoli delle potenzialità anche economiche ed ambientali della dieta. Il rischio da scongiurare è che la tendenza a velocizzare il tempo di consumo e preparazione degli alimenti porti ad una eccessiva predominanza dei fast food, con tutti i rischi di sostenibilità ambientale e salutare che questo comporterebbe. 

Grani d'orzo
bottom of page