Il ruolo dell’alimentazione nella fibromialgia
Mi chiamo Francesca Morganti e sono una biologa nutrizionista.
La dieta dimagrante: dimagrire sì, ma con gusto.

Fibromialgia: le caratteristiche generali
Il sintomo principale della fibromialgia è il dolore diffuso in tutto il corpo, che però può essere associato ad altri sintomi come astenia, riposo notturno insoddisfacente, cefalea, disturbi intestinali come da sindrome dell’intestino irritabile (stitichezza alternata a diarrea), difficoltà di concentrazione e sensazione di mani e piedi gonfi.
Al manifestarsi di questa sintomatologia, chi ne soffre, se sottoposto ad esami medici, non riporta danni ad articolazioni, muscoli o organi. I sintomi, uniti alla difficoltà nel diagnosticare la malattia, possono causare nelle persone che ne soffrono, disturbi dell’umore e un senso di malessere generalizzato.
Anche tramite la cura della propria alimentazione è possibile intervenire sull’intensità dei dolori causati dalla fibromialgia: molti pazienti con fibromialgia hanno riferito un miglioramento dei sintomi con diete a basso contenuto di grassi.
Il mio approccio prevede l’accompagnamento del paziente fibromialgico verso un percorso nutrizionale che apporti dei benefici e dei miglioramenti ai sintomi.
Bisogna tenere in considerazione che ogni persona con fibromialgia presenta bisogni nutrizionali unici e quindi potrebbe essere necessario l’aiuto e il consulto di un nutrizionista per la messa a punto di un piano alimentare adatto alle esigenze metaboliche e nutrizionali del paziente.
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