Soprattutto negli ultimi anni si è constatato un aumento di difficoltà nell'avere figli, alcune cause imputabili sono dovute allo stress, al consumo eccessivo di caffeina, alcolici e al fumo.
Con una corretta alimentazione e uno stile di vita sano si può migliorare la fertilità sia nella donna sia nell'uomo.
Vediamo insieme quali accorgimenti puoi tenere in considerazione.
Riduzione della fertilità: le cause
Con il termine fertilità s'intende la capacità di una persona o di una coppia di generare figli.
Nell’uomo il processo di produzione degli spermatozoi non smette con l’invecchiamento, ma diminuisce gradualmente e peggiora di qualità.
Nella donna, invece, l’età gioca un ruolo molto importante sulla fertilità, che è massima tra i 20 e i 30 anni e subisce un calo già a partire dai 32 anni, per poi diminuire ancora di più dai 37 anni ed essere minima, negli anni che precedono la menopausa.
L’aumento dell’età materna che è avvenuto negli ultimi anni, quindi, è in parte responsabile di un aumento del rischio di infertilità e di minore probabilità di portare a termine una gravidanza, così come l’infiammazione di basso grado che tende a colpire molte persone, per diverse cause tra cui: stress, disturbi intestinali, alimentazione scorretta, ecc.
Per migliorare la fertilità è sicuramente importante seguire uno stile di vita sano, riducendo lo stress, la sedentarietà, le cattive abitudini quali il fumo e l’alcol, adottando una sana alimentazione e ottimizzando la qualità del sonno.
Altro aspetto importante è valutare eventuali microcarenze tramite gli esami ematochimici, in modo tale da correggerle con l’alimentazione ed eventualmente con l’integrazione. Importante è valutare la vitamina D, in quanto una buona parte della popolazione italiana presenta bassi livelli, l’acido folico, il ferro, per esempio.
Inoltre in caso di sottopeso, sovrappeso e obesità è importante raggiungere il normopeso.
Fertilità e alimentazione
La dieta mediterranea rappresenta un’alimentazione ideale da seguire per migliorare la fertilità, infatti ha un effetto antinfiammatorio.
La dieta dovrebbe presentare gli omega 3, acidi grassi polinsaturi con effetto antinfiammatorio, contenuti nel pesce azzurro e nel salmone per esempio.
Inoltre è bene preferire i grassi buoni, tra i quali olio di oliva extravergine, olive, avocado, frutta secca, semi oleosi, riducendo ma non eliminando i grassi saturi e il colesterolo, presenti nei formaggi, nel tuorlo d’uovo, nella carne, nel burro…infatti il colesterolo è il precursore degli ormoni sessuali!
Dovrebbe essere ricca di fibra alimentare, che dà sazietà, evita i picchi glicemici, regolarizza il transito intestinale e nutre il microbiota intestinale.
La fibra alimentare la troviamo nei legumi, nella verdura, nella frutta, nei cereali integrali, nella frutta secca e nei semi oleosi.
É bene ridurre gli zuccheri al 5% del consumo giornaliero, preferendo invece i carboidrati complessi, soprattutto quelli contenuti nei cereali in chicco, meglio ancora se integrali, quali il riso, il farro, l’orzo…Un eccesso di zuccheri infatti può accentuare l’infiammazione e portare a insulino-resistenza, peggiorando la fertilità.
Frutta e verdura, ancora meglio se biologica, ricchi oltre che di fibra, di vitamine, sali minerali e sostanze antiossidanti i non devono mai mancare, per contrastare i danni dei radicali liberi e lo stress ossidativo.
Ovviamente alcolici e caffeina non sono vietati ma vanno consumati con moderazione, gli alcolici infatti andrebbero ridotti solo ad alcune occasioni (da eliminare poi con un eventuale gravidanza), il caffè invece anche 2-3 tazzine al giorno, tenendo conto però anche di tè o altre bevande contenenti caffeina. Sarebbe invece consigliato evitare il fumo.
Una sana alimentazione non è importante solo per la fertilità della donna ma anche dell’uomo, per migliorare la qualità degli spermatozoi.
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