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FAQ

  • Quanti Kg devo perdere in un mese?
    Non c'è una regola fissa per quanti chilogrammi una persona dovrebbe perdere in un mese, poiché dipende da diversi fattori individuali, tra cui il peso attuale, il metabolismo, lo stile di vita, la composizione corporea e gli obiettivi di perdita di peso. Tuttavia, in generale, un calo ponderale moderato e costante è preferibile a una perdita di peso rapida. Una perdita di peso troppo rapida può comportare perdita di massa muscolare con conseguente rallentamento del metabolismo basale e una maggior facilità di recupero dei chili persi (effetto yoyo). Un obiettivo ragionevole potrebbe essere quello di puntare a perdere circa 0,5-1 kg alla settimana. Questo però può variare moltissimo da persona a persona. All’inizio, inoltre, si potrebbe perdere peso più velocemente a causa di perdita di acqua o altri fattori.
  • Che differenza c’è tra il biologo nutrizionista e il dietista?
    Il biologo nutrizionista è un professionista che ha conseguito una laurea quinquennale in biologia e che è iscritto nell'apposita sezione A dell'Ordine Nazionale dei Biologi. Può svolgere la professione in totale autonomia, inclusa la firma di diete e consulenze nutrizionali. Il dietista è un professionista sanitario che ha conseguito una laurea triennale in dietistica. Ha l'autorità di elaborare, formulare ed attuare le diete ma solo sotto prescrizione dal medico.
  • Al nutrizionista ci si rivolge solo per dimagrire?
    No, ci si può rivolgere al biologo nutrizionista anche se si vuole fare mantenimento e quindi mantenere il peso o per aumentare di peso. Ci può rivolgere al biologo nutrizionista per acquisire una buona educazione alimentare, per ottimizzare le performance sportive, per aumentare la massa muscolare o migliorare la composizione corporea o in caso di patologie o sintomatologie. Il nutrizionista si occupa di disturbi gastrointestinali (stipsi, sindrome dell’intestino irritabile, meteorismo, diarrea, patologie intestinali) ma anche di allergie e intolleranze, ipercolesterolemia, diabete e sindrome metabolica. Il nutrizionista può aiutare anche chi soffre di patologie infiammatorie e autoimmuni, ma anche seguire donne in gravidanza, in allattamento, bambini, adolescenti e anziani. E’ importante affidarsi a un nutrizionista anche in caso di diete vegetariane e vegane per evitare il rischio di incorrere in carenze nutrizionali.
  • A cosa servono le visite di controllo?
    Le visite di controllo consentono al nutrizionista di valutare l'efficacia del piano alimentare nel raggiungimento degli obiettivi del paziente. Questo monitoraggio regolare aiuta a identificare eventuali progressi o difficoltà incontrate lungo il percorso. I controlli consentono la valutazione della risposta dell'organismo al protocollo. Durante la visita di controllo il nutrizionista può valutare eventuali cambiamenti nei parametri metabolici e antropometrici e apportare le modifiche necessarie al piano alimentare. Si esegue anche una valutazione dell'adesione alla dieta, questo consente di fornire al cliente supporto e motivazione per aiutarlo a mantenere il percorso. Inoltre, se il paziente incontra difficoltà nell'attuare il piano dietetico, le visite di controllo offrono l'opportunità di risolvere queste difficoltà e trovare soluzioni pratiche, adattando ove possibile il piano alimentare alle nuove esigenze riscontrare dal paziente.
  • Le visite nutrizionali sono spese detraibili?
    Sì, le spese sostenute per le visite nutrizionali con un biologo nutrizionista, che includono il rilascio di diete personalizzate, possono essere considerate spese sanitarie detraibili ai sensi dell'articolo 15, comma 1, lettera c) del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).
  • Qual è la differenza tra una consulenza in studio e una Online?
    La visita online viene svolta tramite una videochiamata e il costo è leggermente inferiore rispetto a una consulenza in studio. A differenza di una consulenza in studio, sarà il paziente in autonomia a prendere i propri riferimenti antropometrici (altezza, peso e circonferenze corporee se richieste). I vantaggi, oltre all’aspetto economico, dell’online sono la possibilità di svolgere la consulenza anche per chi: · ha difficoltà di deambulazione, · ha poco tempo e deve incastrare la visita in pausa lavoro o a casa in famiglia, · abita in un luogo isolato in cui non sono presenti professionisti.
  • Quanti Kg devo perdere? Qual è il mio peso ideale?
    Il concetto di "peso ideale" può variare da persona a persona in base alla propria percezione del corpo e ai propri obiettivi di salute. Ciò che è considerato un peso ideale per una persona potrebbe non essere lo stesso per un'altra. Non esiste un peso giusto e un peso sbagliato. Per una questione di salute sarebbe bene restare nel range del normopeso (BMI 18,5-24,9) e nel range di una massa grassa adeguata (il range % differisce tra uomo e donna). Si parla quindi di un range, all’interno del quale, soggettivamente, ci si può vedere e sentire meglio con qualche chilo in più o in meno.
  • Cos’è la bioimpedenziometria?
    Durante la visita nutrizionale, oltre al peso e se ritenute necessarie, le circonferenze, viene svolto l’esame impedenziometrico. La bioimpedenziometria (BIA) è una tecnica avanzata che fornisce una valutazione precisa della composizione corporea. Attraverso questo metodo, è possibile ottenere informazioni dettagliate sulla distribuzione di acqua, massa magra e massa grassa nel corpo. E’ possibile valutare se il corpo è disidratato o se si stanno trattenendo liquidi in eccesso. Inoltre, si può valutare lo stato muscolare, comprendendo se è sufficientemente sviluppata o se si è a rischio di sarcopenia. La BIA consente di valutare se la massa grassa è entro i limiti consigliati o al di fuori, per eccesso o per difetto. Un aspetto fondamentale della BIA è la capacità di discriminare tra un dimagrimento salutare e uno non ottimale. Ad esempio, sebbene possa verificarsi una perdita di peso complessiva, la BIA consente di determinare se questa perdita è dovuta principalmente alla diminuzione della massa magra anziché della massa grassa, indicando un potenziale problema nella dieta o nell'allenamento. Stessa cosa ma al contrario per uno sportivo che sta seguendo un piano alimentare e una scheda di allenamento per aumentare la massa muscolare. La BIA consente di capire se l’aumento di peso ricercato, dipende però da un aumento di massa muscolare e/o grassa.
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