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Amenorrea: cos'è e quali cause

Aggiornamento: 28 mar 2023

In questo articolo vedremo insieme l'amenorrea, ovvero la mancanza del flusso mestruale in una donna in età fertile.

Può essere primaria o secondaria e dipendere da numerosi fattori e cause.


Approfondiamola insieme.


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Amenorrea: le cause principali. Approfondimento Dott.ssa Francesca Morganti

Amenorrea: le caratteristiche principali

Quando parliamo di amenorrea, dobbiamo innanzitutto distinguere quella primaria da quella secondaria.


Per amenorrea primaria s'intende che il ciclo mestruale non compare, mentre quando si parla di amenorrea secondaria, ci si riferisce al fatto che il ciclo scompaia per almeno 3 mesi.


Per poter iniziare un trattamento ad hoc, bisogna innanzitutto confrontarsi con il proprio medico o ginecologo per risalire alle cause dell’amenorrea.


Quali sono le possibili cause di amenorrea? Scopriamole insieme:

  • cessazione della pillola;

  • disfunzioni tiroidee;

  • elevati valori di prolattina;

  • sindrome dell’ovaio policistico;

  • malassorbimento intestinale (celiachia, patologie intestinali);

  • dieta restrittiva, stress e attività fisica troppo intensa.

Una volta stabilite le cause, occorre procedere seguendo le indicazioni del medico.


Un altro aiuto importante arriva da una correzione della propria alimentazione, infatti:

  • in caso di iperprolattinemia: è consigliato ridurre i latticini e il glutine;

  • in caso di amenorra ipotalamica: se il soggetto è sottopeso occorre raggiungere il normopeso, ridurre lo stress anche tramite tecniche di meditazione-rilassamento, inoltre se si esegue un'attività fisica molto pesante è consigliabile ridurla e possibilmente abbinarla ad attività più leggere come camminate, ginnastica dolce, stretching, yoga etc.

L’alimentazione in caso di amenorrea ipotalamica dovrebbe essere improntata sulla dieta mediterranea, avendo cura di fornire tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno:

  • proteine: uova, carne, pesce, formaggi, legumi;

  • grassi buoni: omega 3 nel pesce azzurro, merluzzo e salmone, frutta secca a guscio e semi oleosi, olio di oliva extravergine, olive, avocado, cocco;

  • carboidrati complessi: pane, pasta, riso e altri cereali (senza eccedere nel consumo di integrale, infatti l’eccessivo apporto di fibra potrebbe peggiorare le già presenti carenze vitaminiche e di minerali).



Il seguente articolo ha funzione divulgatoria. Non si assume alcuna responsabilità riguardante un uso scorretto di tali informazioni.



Come dico sempre, il tutto va contestualizzato e adeguato alla persona, tramite un percorso personalizzato.😊



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